DON VALENTINO GAMBI

Lozzo 24/11/1913 – Roma 25/1/2002 Valentino Gambi, nasce a Lozzo Veddasca (VA) il 24 novembre del 1913. A soli dodici anni entra nella Pia Società San Paolo di Alba (CN) fondata da don Giacomo Alberione l’anno prima, esattamente il 20 agosto 1914. Viene ordinato sacerdote nel 1937. Diventa dottore in Letteratura italiana nel 1942. Riveste l’incarico di direttore delle Edizioni Paoline, le attuali Edizioni San Paolo, dal 1952 al 1983 . Si spegne a Roma il 25 gennaio del 2002 alle 6,30 a 88 anni di età, 76 di vita paolina, 64 di sacerdozio.

La casa natale a Lozzo

L’ADN Kronos dà così la notizia della scomparsa di Don Velentino Gambi sul suo canale informativo. La riportiamo integralmente. «SUA L'IDEA DI CREARE L'EDIZIONE TASCABILE DEL VANGELO» Ed ancora, la Società San Paolo nel dare l’annuncio della sua scomparsa scrive:

Lo stile….

E su don Giacomo Alberione, don Valentino Gambi scrisse questo articolo reperibile in rete ( IL GRANDE EDITORE DELLA STAMPA "BUONA", La grande avventura di Don Alberione, inserto di Famiglia Cristiana, 23 gennaio 1972) di cui suggeriamo la lettura per ammirarne lo stile efficace e immediato. La casa di vacanze a Lozzo Chi, come me, l’ha conosciuto personalmente in quanto ogni anno, d’estate, ritornava a Lozzo per trascorrere un mese di vacanze, ha sempre apprezzato la sua straordinaria cultura e memoria. Le sue omelie erano affascinanti, ricche di riferimenti storici, linguistici, filosofici, teologici, con un eloquio fluido ma sempre deciso, incalzante, avvincente. Durante tutto il mese di agosto Don Valentino sostituiva il parroco a tutti gli effetti. Guidava la processione dell’Assunta del 15 agosto, diceva messa, si intratteneva amabilmente con tutti, villeggianti e abitanti del paese a cui lo univa familiarità e ricordi. Personalmente ho avuto l’onore di essere da lui inviatato a pranzo con mia moglie, l’organista del nostro coro Maria e suo marito Davide perché era entusiasta del mio arrangiamento musicale alla Preghiera di S.Bernardo alla Vergine (Canto XXXIII del Paradiso), che gradiva venisse eseguito durante la liturgia. Indimenticabile l’esegesi del testo dei versi danteschi fatti al termine della S. Messa quando l’eseguimmo per la prima volta. Nessuno si schiodava dalle panche nonostante la funzione fosse finita ed era glià l’ora di pranzo. E’ stato un vero peccato che nessuno l’abbia registrato. Questa a lato è una rara immagine di Don Valentino che guida la processione del 15 agosto e che scattai tra la fine degli anni 80 e i primi anni 90, purtroppo non ricordo con esattezza la data.

Alcune fonti…

Quanto sopra detto è confermato da don Licinio Galati, uno dei suoi primi collaboratori alle Edizioni Paoline che scrive: « Impareggiabile docente di materie letterarie…le sue lezioni non sono soltanto affascinanti avventure della mente, esse diventano lettura e scuola di vita e del pensiero umano.. Non era il solito insegnante ripetitivo e noioso ma, starordinariamente colto, sapeva parlare con entusiasmo e slancio come mai essi avevano sentito parlare…Sapeva comunicare come pochi altri il gusto della cultura e l’amore per lo studio…» Tornando alla biografia, dal 1945 al 1952 collabora a Famiglia Cristiana, rivista fondata anch’essa da Don Alberione il quale, in largo anticipo sui tempi, sosteneva che la nuova frontiera della evangelizzazione passasse attraverso i mezzi di comunicazione. nel 1952 don Alberione gli affida la direzione generale delle Edizioni Paoline, che don Valentino Gambi rinnova radicalmente consapevole che le ragionevoli prospettive di successo possono arrivare solo con la pubblicazione di testi di elevato spessore internazionale, organizzando a Roma ( e non più ad Alba) l’ufficio centrale delle Edizioni Paoline. Scrive l’Osservatore Romano in data 14/7/1963: « Nessuna colezione ha dimostrato finora in Italia la vitalità ed ha riscosso il successo della «Biblioteca di cultura religiosa». Perfino lo storico Ambrogio Donini, comunista rigido e storico del cristianesimo, affermava senza mezzi termini che « ciò che di notevole la cultura cattolica ha dato alla politica in Italia è stato prodotto dal Il Mulino e dalle Edizioni Paoline Trent’anni di vita intensa e costantemente applicata allo studio ed al alvoro finiscono però col logorare anche una tempra forte di un valligiano, cominciava a sentire le prime avvisaglie del morbo di Parkinson che ne condizionavano pesantemente l’attività. In una omelia, fatta proprio a Lozzo durante il suo periodo di vacanze nel borgo natio, durante la celebrazione dell’Assunta, espresse un concetto di altissimo valore etico, sociale, civile che vale la pena di riportare per intero come scritto nell’articolo di Catenazzi-Rossi del 2013. "La vita non è una festa per alcuni e un peso per altri, ma per tutti è una grave responsabilità. Responsabilità, come dice l'etimologia della parola, significa rispondere a un dovere che tutti hanno l'obbligo di svolgere: nella famiglia, nel lavoro, nella vita civile. Chi non lo compie è un fallito e tradisce la vita. Le filosofie e le sociologie più serie di qualsiasi colore sono d'accordo nella definizione: la vita è responsabilità." La comunità di Lozzo gli ha dedicato la lapide in marmo affissa tra le colonna della chiesa di S. Maria Assunta, vicino al punto dove era solito fare le sue omelie. Salvatore Benvenga
Con Don Valentino Gambi scompare un altro dei testimoni del Fondatore, accanto al quale visse quasi ininterrottamente dal 1925 al 1971, e della storia paolina delle origini. Quando egli entrava ad Alba nell’ottobre 1925, provenendo da Lozzo di Veddasca (Varese) dov’era nato il 24 novembre 1913, la Società San Paolo aveva compiuto da poco gli undici anni di vita. A Don Valentino è legato un importante aspetto della storia della Congregazione. A tutt’oggi, nella memoria di tanti, il nome di Don Gambi è associato a quello dell’Ufficio Edizioni. Fu lui, su incarico del Primo Maestro, ad iniziare nel 1952 e organizzare l’Ufficio Centrale delle Edizioni Paoline che, sotto la sua sapiente direzione, avrebbe dato un benefico impulso all’apostolato del libro in Italia e all’estero
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Roma, 25 gen. - (Adnkronos) - Lutto nel mondo dell'editoria cattolica, che ha perso il suo artefice principale: don Valentino Gambi, fondatore delle Edizioni Paoline, e' morto oggi a Roma all'eta' di 88 anni. I funerali si svolgeranno domani, sabato 26 gennaio, alle ore 15 a Roma nella cripta del Santuario Regina Apostolorum. Vissuto accanto a don Giacomo Alberione, fondatore della Societa' San Paolo, dal 1925 al 1971, don Gambi fu direttore delle Edizioni Paoline per 31 anni, dalla nascita al 1983. Sotto la sua guida vennero pubblicati circa 8 mila titoli di vario genere, facendo delle Edizioni Paoline il colosso dell'editoria cattolica in Italia e nel mondo. Insieme a don Alberione, don Gambi ebbe l'idea di stampare anche la Bibbia in edizione supereconomica, in modo che entrasse una copia in ogni casa italiana. Grazie al canale distributivo delle parrocchie, la Bibbia tascabile e poi il Vangelo tascabile (venduto per vent'anni a mille lire) sono stati diffusi dalle Edizioni Paoline solo nel nostro Paese in oltre 30 milioni di copie.
« L’editore non deve pubblicare un libro perché lo trova di suo gradimento. Esso ha davanti a sé un pubblico enorme che, per classi, cultura, età., sesso, aspirazioni è quanto mai vario….deve offrire un banchetto a cui tutti si possono sfamare..»
(don Valentino Gambi)
Riferimenti tratti: dall’articolo di Mauro Catenazzi ed Emilio Rossi su TERRA E GENTE, Rivista storico letteraria delle Valli del Verbano XXI Ediz 2013 - pp 65-74 con foto di Salvatore Benvenga. L’Editore di Dio - Ediz.S.Paolo 2003